50 anni di vita del nostro LC Rovereto Host, da quel 25 maggio 1969, e 50 dalla conquista della Luna da parte dell’uomo, da quel 20 luglio 1969: due date che abbiamo voluto unire con la venuta a Rovereto dell’astronauta e astrofisico Umberto Guidoni. Un uomo di grande cultura e di notevole conoscenza scientifica, dimostratosi affabile, generoso e estremamente disponibile.
Visitare…La Luna insieme a Umberto Guidoni
Lo abbiamo accolto lunedì 6 maggio, presso la Fondazione Museo Civico di Rovereto, assieme a quasi 200 persone, giovanissime e meno giovani, che lo attendevano con una certa comprensibile ansia.
Dopo le prime interviste a radio e TV, Umberto Guidoni ha accompagnato i presenti lungo l’interessante mostra lì ospitata fino a luglio, “La Luna. E poi?”, soffermandosi spesso a rispondere alle domande di tutti.
Dalla mostra si è passati nella sala conferenze del Museo Civico, dove la visita è continuata con un fitto dialogo di Umberto Guidoni con le molte persone presenti, ben condotto dal presidente del Museo Giovanni Laezza. La Vice Sindaco Cristina Azzolini ha portato il saluto e il sentito ringraziamento dell’Amministrazione della nostra città.
È seguita la nostra conviviale, nel corso della quale Umberto Guidoni ha confermato, se ce ne fosse stato ancora bisogna, la propria signorilità. Ha dialogato con tutti i molti presenti, ci ha raccontato della sua lunga vita fatta di incessante studio e di duro addestramento fisico e mentale, ci ha condotti per mano nello spazio infinito che circonda la nostra minuscola Terra.
Umberto Guidoni: incontro con 400 studenti
L’intensa “24 ore” di Umberto Guidoni a Rovereto è proseguita martedì 7 maggio, con uno straordinario “sold out“ all’Auditorium “Melotti”. Ad attendere il famoso astronauta e astrofisico italiano la Vice Sindaco di Rovereto Cristina Azzolini, la Direttrice della Fondazione Museo Civico di Rovereto Alessandra Cattoi, il Presidente del LC Rovereto Host Germano Gasperotti, ma soprattutto più di 400 studenti dei nostri istituti superiori “Marconi”, “Filzi”, “Fontana”, “Veronesi” e “Rosmini”.
Accolto da un fragoroso applauso, come un’autentica star, Umberto Guidoni ha aperto l’incontro con un esclusivo filmato, con cui ha narrato le molteplici esperienze dell’uomo nello spazio, a partire dai primi anni ’60, epoca di vera “guerra fredda” tra USA e URSS, anni in cui le due superpotenze mondiali hanno dato vita ad un’autentica competizione per la conquista dello spazio, con l’obiettivo di affermare la loro reciproca superiorità. “La scienza e la tecnologia spaziale fin da allora – ha affermato il relatore – hanno certamente contribuito a migliorare anche la nostra vita sulla Terra”.
Dal famoso 20 luglio 1969, con le emozionanti immagini e le voci di Neil Armstrong e Buzz Aldring che posano per primi uomini i loro piedi sulla Luna, Umberto Guidoni ha condotto gli studenti lungo un viaggio affascinante, giungendo alle sue due missioni nello spazio. La prima nel marzo 1996, quando con il Columbia compie ben 252 orbite in poco più di 15 giorni, più di 10 milioni di chilometri; poi la seconda, nell’aprile 2001, quando con lo Space Shuttle giunge come primo astronauta europeo alla Stazione Spaziale Internazionale, al cui interno lascia la bandiera italiana e lo stendardo consegnatogli dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Umberto Guidoni per oltre un’ora ha risposto alle numerosissime interessanti domande dei nostri ragazzi, i quali lo hanno certamente stupito per la loro conoscenza, la loro curiosità e il loro entusiasmo nell’affrontare un tema talmente complesso quanto affascinante quale quello della scienza spaziale.
A tutti, e più volte, Guidoni ha fatto capire quanta perseveranza, passione, coraggio richieda un’esperienza professionale nello spazio. Come nella vita, una lezione nella lezione la sua. Sin dalla laurea, ottenuta con lode nel 1978, al 2001 Guidoni non ha mai smesso di studiare e di aggiornarsi, e continua tuttora a farlo per poter essere preparato e apprezzato divulgatore scientifico in ogni luogo del mondo. Con generosità e altissima professionalità.
Grazie alla preziosa e fattiva collaborazione con la Fondazione Museo Civico di Rovereto e l’importante supporto dell’Amministrazione comunale, il Lions Club Rovereto Host ha potuto festeggiare i propri 50 anni con un’iniziativa in favore della conoscenza dei nostri giovani molto significativa e molto gratificante, e che certamente rimarrà per sempre negli annali dello stesso club cittadino.