Come un gol al 90° può ribaltare il risultato di una partita e cambiare tutto così un gesto di solidarietà o una colazione offerta in un freddo mattino di inverno può dare la speranza e la voglia di ricominciare.
Paolo ha 66 anni, separato con tre figli, vive raccogliendo cartoni e lattine in giro, per portarli a chi gli può dare qualche euro. Circa dieci anni fa lavorava in una azienda che, per cause mai chiarite fallisce ed i titolari spariscono. “Così, – mi racconta Paolo, seduto accanto a me su una panchina accanto alla Casa di Ospitalità Notturna di via Ghedini 6 -, ogni giorno vengo qui, dove cerco di rimediare qualcosa da mangiare e tutto questo fa nascere la voglia di combattere e di riconquistare, alla mia età, quello che ho perduto. Quelli con i giubbotti gialli, come il tuo sono gentili, mi fanno sentire ancora parte del mondo”.
La storia di Paolo è quasi simile a quella di tanti altri sfortunati che ogni giorno vivono senza la certezza di un futuro. Dal 2006 ad oggi è raddoppiato il numero dei senza fissa dimora che vivono a Torino: nel 2019 sono state circa 3.000 le persone che hanno chiesto di dormire in una delle case di ospitalità della città.
Ed è in questo contesto che nasce, nel Distretto 108 Ia1, il progetto Lions denominato “Colazione solidale allargata” nell’ambito delle celebrazioni del Centenario (area lotta alla fame), coordinati dall’infaticabile ed insostituibile Lions Mario Blanco che con i Lions Club: Caluso, Chivasso Duomo, Chivasso Host, Collegno Certosa Reale Rivoli Castello, Torino Cittadella Ducale, Torino Crocetta Duca d’Aosta, Torino Due, Torino Lagrange, Torino Monviso, Torino Taurasia, Torino Solferino, Torino Stupinigi, Torino New Century e Torino Principe Eugenio, infilati i loro giubbotti gialli, si sono impegnati oltre che a distribuire tutte le mattine la prima colazione, a fornire, anche, alla casa di via Ghedini, le attrezzature per cucinare (quattro piastre ad induzione, un forno a microonde e una lavastoviglie professionale) e le materie prime necessarie per la prima colazione a cinquanta ospiti (biscotti, caffè, fette biscottate, uova, zucchero, frutta, marmellata, etc.).
Qualche giorno fa, alla presenza del CC Gino Tarricone, del DG Libero Zannino e del 1°VDG Giancarlo Somà, del presidente della VI Circoscrizione del Comune di Torino, Carlotta Salerno ed alcuni Lions rappresentanti i club promotori del progetto “Colazione solidale allargata”, è stato consegnato alla Casa di Ospitalità Notturna di Via Ghedini 6 in Torino un bellissimo frigorifero da 600 litri che permetterà la conservazione dei prodotti necessari per la prima colazione.
Ricevere un regalo fa sempre piacere, anche se il Natale e le festività sono passate da qualche giorno. Ricevere un regalo o un dono, sembrano la stessa cosa ma non è così, tra i due esiste una grande differenza e questa risiede nella persona che fa il regalo o il dono. Donare non è un gesto banale, può racchiudere in sé molti significati, ci parla della relazione che abbiamo con l’altro ma anche di ciò che è importante per noi. Si può regalare un qualsiasi oggetto materiale ma si può donare anche ciò che il denaro non può comprare. Ci sentiamo di fare regali perché lo sentiamo dentro di noi. Possiamo invece donare il nostro tempo, la nostra attenzione, la nostra energia o i nostri sentimenti. Doniamo la vita per vivere la magia di una nascita e anche per lasciare al mondo qualcosa di noi. In entrambi i casi, regalo o dono, il gesto è un segno di affetto, riconoscenza, gratitudine ma donando manifestiamo anche la nostra personalità, sveliamo parte di noi stessi, comunichiamo qualcosa, mostriamo il nostro amore, apriamo il nostro cuore.
Questi siamo noi Lions … ogni volta che interveniamo cerchiamo di ridurre i problemi e migliorare le comunità. Questo perché portiamo il nostro aiuto con impareggiabile integrità ed energia nelle nostre comunità ed in tutto il mondo.