“Se ci sarà una forte maggioranza di Siciliani che vorranno il Ponte sullo Stretto di Messina, la Sicilia avrà più voce in capitolo sia a Roma che a Bruxelles, le sedi politiche dove si decideranno le sorti su avvio, tempi e modalità di realizzazione di questa grande opera infrastrutturale. Altrimenti, se a cominciare da tutta la classe politica regionale non ci sarà questa ferma volontà, è assai improbabile che Sicilia e Calabria verranno unite dal Ponte e che dunque con questa opera verrà completato il corridoio scandinavo-mediterraneo sulle reti di trasporto trans-nazionale. Ovvero uno dei corridoi TEN-T che permetterebbe un ulteriore collegamento di tutta l’Europa”.
E’ questo il pensiero del Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, durante il webinar organizzato dal Governatore del Distretto 108 Yb del Lions Club International, dottor Angelo Collura, sul tema “L’Associazionismo per il Ponte sullo Stretto di Messina nell’ambito del service distrettuale “La Sicilia da oggetto a soggetto di sviluppo”. Trasmesso in diretta Facebook con tantissime visualizzazioni, l’evento è stato coordinato dal giornalista Carlo Alberto Tregua, Direttore del Quotidiano di Sicilia.
Dopo gli indirizzi di saluto degli esponenti dei club Rotary Kiwanis, Fidapa e Soroptimist, Valerio Cimino, Alfredo Buttafarro, Rina Fiorulli e Maria Ciancitto, sono seguite le relazioni di Francesco Pira, professore di sociologia all’Università di Messina e di Rosario Faraci, professore di economia all’Università di Catania, e del Governatore Collura.
Tutti concordi sul fatto che il Ponte sullo Stretto è diventata una priorità infrastrutturale e un’occasione per sbloccare i cantieri e rimettere in moto l’economia e il lavoro come ha sottolineato Carlo Alberto Tregua.
Secondo il professor Rosario Faraci: “Il Ponte o qualunque altra opera similare come soluzione ingegneristica di attraversamento stabile dello Stretto per facilitare l’implementazione dell’alta velocità ferroviaria nell’isola”. Ma può essere anche, elemento culturale ed identitario della Sicilia, fino ad ora un “non luogo”, secondo il professor Francesco Pira, sociologo, che ha evocato lo scrittore Andrea Camilleri, favorevole da sempre alla grande opera infrastrutturale per consentire all’isola di allentare quel senso di sicilitudine che è insieme malinconia ed isolamento.
Un senso di sicilitudine esasperato sicuramente dalla mancanza di un collegamento stabile con il resto del Paese. “Il Ponte opportunità di riscatto della Sicilia – ha detto Angelo Collura, dinamico Governatore dei Lions siciliani – e occasione per i professionisti e gli imprenditori rappresentati nei club service di uscire allo scoperto, dimostrare di essere fattivi e supportivi non a parole, ma con gesti concreti”.